Il 30 giugno 2024 rappresenta una scadenza importante per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) in Italia: entro questa data, i cittadini possono opporsi all’inserimento automatico nel FSE dei dati e documenti sanitari relativi a prestazioni erogate prima del 19 maggio 2020.
Evoluzione Normativa FSE
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ha subito significative modifiche nella sua gestione e nell’acquisizione dei dati dei pazienti dall’inizio della sua implementazione.Inizialmente, l’inclusione dei dati sanitari nel FSE seguiva un modello opt-in, richiedendo il consenso esplicito dell’utente.
Questo approccio garantiva un alto livello di controllo da parte dei cittadini sui propri dati sanitari, ma limitava l’efficacia e la completezza del sistema.
La pandemia di Covid-19 ha portato a un cambiamento radicale nella normativa.
Il decreto Rilancio del maggio 2020 ha rimosso la necessità del previo consenso dell’assistito per l’aggiornamento del Fascicolo sanitario.
Questa modifica è entrata in vigore il 19 maggio 2020, segnando un punto di svolta nella gestione del FSE.
Da questa data, tutte le prestazioni sanitarie erogate dal Servizio Sanitario Nazionale vengono automaticamente registrate nel FSE, senza la possibilità per l’utente di opporsi a tale inserimento.
Questo cambiamento mira a creare un sistema sanitario più integrato ed efficiente, garantendo una visione più completa della storia clinica dei pazienti.
Il decreto Rilancio ha anche esteso il periodo di conservazione dei dati sanitari nel FSE, includendo anche la fase in cui era richiesta l’esplicita autorizzazione del paziente.
Questa modifica ha lo scopo di arricchire il database del FSE con informazioni storiche potenzialmente rilevanti per la cura del paziente.
Tuttavia, riconoscendo la sensibilità dei dati sanitari, la normativa ha previsto una tutela per la privacy dei cittadini riguardo ai dati precedenti al 19 maggio 2020.
Gli utenti hanno la possibilità di opporsi alla migrazione massiva delle informazioni anteriori a questa data.
Questa opposizione può essere esercitata attraverso un servizio online dedicato, disponibile fino al 30 giugno 2024.
Queste modifiche riflettono un cambiamento nell’approccio alla gestione dei dati sanitari, bilanciando le esigenze di efficienza del sistema sanitario con il diritto alla privacy dei cittadini.
Il nuovo modello del FSE mira a sfruttare il potenziale dei dati sanitari per migliorare la ricerca scientifica, la programmazione sanitaria e la qualità delle cure, pur mantenendo un certo grado di controllo da parte dei cittadini sui propri dati storici.
Migrazione Dati Sanitari Pregressi
La normativa attuale introduce una significativa novità nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0: la migrazione automatica dei dati sanitari precedenti al 19 maggio 2020.
Questo processo di caricamento riguarda specificamente i dati e i documenti digitali sanitari generati da eventi clinici relativi a prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel periodo compreso tra il 2012 e il 18 maggio 2020.
Questa migrazione automatica mira a creare un FSE più completo e rappresentativo della storia clinica dei pazienti.
Tuttavia, per tutelare la privacy dei cittadini, è stato previsto un meccanismo di opposizione. Gli utenti hanno la possibilità di esercitare il diritto di opposizione all’inserimento di questi dati pregressi nel loro FSE.
Il servizio per esprimere l’opposizione, denominato “FSE – Opposizione al pregresso”, è disponibile online sul portale del Sistema Tessera Sanitaria dal 22 aprile al 30 giugno 2024. Durante questo periodo, gli utenti possono modificare la loro decisione più volte, con l’ultima scelta espressa entro il 30 giugno 2024 che sarà considerata valida.
È importante notare che i dati antecedenti al 2012 esistono solo in formato cartaceo e non verranno digitalizzati o inclusi in questo processo di migrazione automatica.
Inoltre, se un utente non esercita il diritto di opposizione entro la scadenza del 30 giugno 2024, i suoi dati sanitari del periodo 2012-18 maggio 2020 verranno automaticamente migrati nel FSE 2.0.
Questa migrazione dei dati pregressi nel FSE 2.0 rappresenta un passo significativo verso la creazione di un sistema sanitario più integrato e efficiente.
Permette di avere una visione più completa della storia clinica dei pazienti, potenzialmente migliorando la qualità delle cure e facilitando la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico.
Tuttavia, bilanciando queste esigenze con il diritto alla privacy, la normativa offre ai cittadini la possibilità di controllare l’accesso ai propri dati sanitari storici attraverso il meccanismo di opposizione.
Opposizione Dati Pregressi FSE
Il meccanismo di tutela della privacy per i dati sanitari pregressi nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) consente ai cittadini di esercitare il diritto di opposizione all’inserimento automatico dei dati relativi al periodo 2012-18 maggio 2020.
Questo diritto può essere esercitato attraverso il servizio online “FSE – Opposizione al pregresso”, accessibile dal portale del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it)[1].
Il servizio è disponibile dal 22 aprile al 30 giugno 2024, periodo durante il quale gli utenti possono modificare la loro decisione più volte. L’ultima scelta espressa entro il 30 giugno 2024 sarà considerata valida.
Questo meccanismo offre ai cittadini un controllo significativo sui propri dati sanitari storici, bilanciando le esigenze di efficienza del sistema sanitario con il diritto alla privacy individuale.Per accedere al servizio, sono disponibili tre modalità:
- Per chi non ha un’identità digitale: inserendo codice fiscale e dati della tessera sanitaria.
- Per chi ha un’identità digitale: usando SPID, CIE o TS/CNS.
- Tramite un intermediario autorizzato presso l’ASL.
È importante sottolineare che questo diritto di opposizione riguarda solo i dati antecedenti al 19 maggio 2020.
Per le prestazioni sanitarie erogate dopo questa data, l’inserimento nel FSE avviene automaticamente senza possibilità di opposizione.Il servizio di opposizione è gratuito e, in caso di mancata opposizione entro il termine stabilito, i dati sanitari del periodo 2012-18 maggio 2020 saranno caricati automaticamente nel FSE 2.0.
Questo approccio mira a creare un FSE più completo e rappresentativo della storia clinica dei pazienti, migliorando potenzialmente la qualità dell’assistenza sanitaria e facilitando la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico.
Tuttavia, è fondamentale notare che l’accesso ai dati da parte degli organi di governo per finalità di ricerca scientifica e programmazione sanitaria avviene solo su dati pseudonimizzati, cioè privati degli elementi identificativi, come ulteriore misura di tutela della privacy.
Questo meccanismo di opposizione rappresenta un delicato equilibrio tra il principio della libera circolazione dei dati, funzionale alla tutela della salute pubblica e alle esigenze di efficienza amministrativa, e il diritto alla riservatezza, posto a presidio della dignità dell’individuo.
Procedura per Opporsi all’Inserimento dei Dati Pregressi
La procedura per opporsi all’inserimento dei dati sanitari pregressi nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è stata resa disponibile attraverso il servizio online “FSE – Opposizione al pregresso” sul portale del Sistema Tessera Sanitaria (www.sistemats.it)[1].
Questo servizio è accessibile dal 22 aprile al 30 giugno 2024.
Per esercitare il diritto di opposizione, i cittadini hanno tre opzioni di accesso al servizio:
- Per chi non dispone di identità digitale:
- Per chi dispone di identità digitale:
- Tramite intermediario autorizzato:
Una volta effettuato l’accesso, l’utente deve selezionare il servizio “FSE – Opposizione al pregresso” e seguire le istruzioni per registrare la propria opposizione.È importante notare che:
- La scelta può essere modificata più volte fino al 30 giugno 2024. Il sistema considererà valida l’ultima indicazione registrata cronologicamente.
- Il servizio è completamente gratuito, inclusa l’assistenza degli intermediari autorizzati.
- Se non si accede al servizio o non si registra l’opposizione entro il termine stabilito, i dati sanitari disponibili dal 2012 al 18 maggio 2020 saranno automaticamente caricati nel FSE.
Per eventuali problemi di accesso al servizio online, è possibile contattare il supporto del Sistema Tessera Sanitaria.
In caso di necessità di ulteriori informazioni o assistenza, si consiglia di rivolgersi alla propria ASL o, per il personale navigante o aeronavigante, agli ambulatori USMAF e SASN del Ministero della Salute.
Vantaggi del Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) offre numerosi vantaggi sia per i pazienti che per il sistema sanitario nel suo complesso:
- Accesso completo alla storia clinica: Il FSE permette di tracciare e consultare tutta la storia della vita sanitaria di un paziente, fornendo un quadro completo delle informazioni cliniche.
- Condivisione efficiente delle informazioni: I professionisti sanitari possono accedere rapidamente ai dati e ai documenti necessari per l’assistenza, migliorando l’efficacia e l’efficienza del servizio.
- Eliminazione di documenti cartacei: Il FSE riduce la necessità di gestire e conservare documenti cartacei, semplificando i processi amministrativi.
- Prevenzione di esami duplicati: Evita il ripetersi di analisi o altre prestazioni sanitarie già effettuate, riducendo così anche lo spreco di risorse.
- Inserimento di informazioni aggiuntive: Il paziente può inserire nel proprio “taccuino” informazioni che ritiene importanti e non presenti nella sua storia clinica ufficiale, inclusa la documentazione relativa a prestazioni erogate da strutture private o estere.
- Accesso rapido in emergenza: Permette un accesso veloce alle informazioni sullo stato clinico di una persona, particolarmente utile in situazioni di emergenza.
- Gestione della privacy: Il paziente ha il controllo sulla gestione della privacy, potendo decidere le modalità di accesso al FSE.
- Base informativa per decisioni cliniche: Fornisce una solida base informativa per supportare le decisioni clinico-assistenziali.
- Elaborazione di dati e indicatori: Consente la capacità di elaborare dati e indicatori utili per la ricerca e la programmazione sanitaria.
- Miglioramento della continuità assistenziale: Facilita la continuità assistenziale tra diversi professionisti e strutture sanitarie.
- Riduzione degli errori medici: La disponibilità di informazioni complete e aggiornate può contribuire a ridurre gli errori medici.
- Empowerment del paziente: Permette ai pazienti di essere più informati e coinvolti nel proprio percorso di cura.
- Accesso ai servizi online: Per le persone celiache, ad esempio, il FSE offre la possibilità di accedere in tempo reale allo storico degli acquisti e visualizzare il credito mensile residuo.
- Supporto alla ricerca: I dati aggregati e anonimizzati possono essere utilizzati per la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico.
- Ottimizzazione delle risorse: Contribuisce a una migliore allocazione delle risorse sanitarie, riducendo sprechi e inefficienze.
Il FSE rappresenta quindi un pilastro fondamentale per un Servizio Sanitario Nazionale con modelli di assistenza più efficienti, sostenibili e partecipati, sfruttando appieno le potenzialità della sanità digitale.
Strumenti di Identità Digitale per l’Accesso
Gli strumenti di identità digitale per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti in Italia sono principalmente il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE).
SPID è un sistema di autenticazione che permette ai cittadini di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti con un’unica identità digitale.
Per ottenere SPID, l’utente deve fare richiesta a uno dei Gestori di Identità Digitale (Identity Provider) accreditati, che dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali.
A gennaio 2024, ci sono 12 Identity Provider attivi, tra cui Poste, che ha attivato oltre il 70% delle identità.La CIE, rilasciata dal Ministero dell’Interno, è un altro strumento chiave per l’autenticazione digitale. Essa permette l’accesso ai servizi online con tre livelli di sicurezza crescenti:
- Livello 1: accesso mediante username e password
- Livello 2: accesso con credenziali di livello 1 più un codice temporaneo OTP
- Livello 3: richiede l’utilizzo di un lettore o uno smartphone con tecnologia NFC per la lettura della CIE
La CIE consente anche l’accesso ai servizi online di altri Paesi dell’Unione Europea, realizzando il progetto di cittadinanza digitale europea.Entrambi gli strumenti offrono vantaggi significativi:
- Accesso unificato: i cittadini non devono più gestire credenziali diverse per ogni servizio.
- Sicurezza: garantiscono sistemi di identificazione sicuri che tutelano la privacy dei dati personali.
- Accesso transfrontaliero: permettono l’accesso ai servizi pubblici digitali italiani e di altri Paesi membri dell’UE.
Per le Pubbliche Amministrazioni, l’adozione di SPID e CIE comporta:
- Risparmio di risorse: riduce i costi di gestione e manutenzione dei sistemi di autenticazione locali.
- Servizio omogeneo: offre agli utenti un’esperienza uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha fissato l’obiettivo di diffondere l’identità digitale al 70% della popolazione entro il 2026, sottolineando l’importanza di questi strumenti per la trasformazione digitale del paese.