Introduzione
L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il settore legale, introducendo nuove opportunità e sfide per gli studi legali di tutto il mondo.
Negli ultimi anni, l’adozione di tecnologie basate sull’IA ha registrato una crescita esponenziale, con applicazioni che spaziano dall’automazione di compiti amministrativi all’assistenza nella ricerca legale e nella redazione di documenti.
Questa rivoluzione tecnologica sta ridefinendo il modo in cui gli avvocati lavorano, migliorando l’efficienza e potenzialmente ampliando l’accesso alla giustizia. Gli studi legali stanno progressivamente integrando sistemi di IA nei loro flussi di lavoro, riconoscendo il potenziale di queste tecnologie nel migliorare la produttività e la qualità dei servizi offerti ai clienti. Dalle piattaforme di ricerca legale potenziata dall’IA ai sistemi di gestione dei casi basati su algoritmi predittivi, l’impatto dell’IA si fa sentire in ogni aspetto della pratica legale.
Tuttavia, questa rapida adozione solleva anche importanti questioni riguardanti l’etica, la privacy e la sicurezza dei dati, nonché il futuro stesso della professione legale. Mentre alcuni vedono nell’IA una minaccia potenziale per i posti di lavoro degli avvocati, altri la considerano uno strumento che permetterà ai professionisti legali di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto, delegando compiti ripetitivi e time-consuming alle macchine. In questo contesto dinamico e in rapida evoluzione, è fondamentale per gli studi legali comprendere appieno le potenzialità e i limiti dell’IA, al fine di sfruttarne i vantaggi mantenendo al contempo l’integrità e la qualità dei servizi legali offerti. Questo articolo si propone di esplorare in dettaglio il rapporto tra studi legali e intelligenza artificiale, analizzando le attuali applicazioni, le sfide emergenti e le prospettive future di questa tecnologia rivoluzionaria nel settore legale.
Sviluppi Tecnologici nell’IA Legale
Il panorama dell’IA nel settore legale è in rapida evoluzione, con innovazioni tecnologiche che stanno ridefinendo le possibilità di automazione e assistenza intelligente. Al centro di questi sviluppi ci sono gli agenti di intelligenza artificiale, descritti dai leader di OpenAI Sam Altman e Greg Brockman come sistemi capaci di azioni autonome verso obiettivi vagamente definiti.
Questi agenti rappresentano un salto qualitativo rispetto ai tradizionali chatbot, in quanto sono in grado di pianificare autonomamente, utilizzare strumenti (come i browser web) e adattarsi in base alle nuove informazioni.
Nel contesto legale, un agente AI potrebbe potenzialmente gestire compiti complessi come il controllo del calendario, la comprensione delle priorità dei casi, la redazione di documenti legali e la programmazione delle udienze in tribunale, tutto senza input umano diretto. Questa visione, sebbene ancora in fase di sviluppo, sta già iniziando a materializzarsi, con molti studi legali che utilizzano agenti AI sul backend dei loro sistemi per eseguire una varietà di compiti.
Al cuore di questi agenti ci sono i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che rappresentano la spina dorsale tecnologica di molte applicazioni di IA nel settore legale. Questi modelli utilizzano tecniche avanzate come il suggerimento basato sulla catena di pensiero per scomporre attività complesse in passaggi gestibili, un aspetto fondamentale del comportamento degli agenti. Sistemi come ReAct di Google hanno fatto da pionieri nell’integrazione del ragionamento con l’azione, inizialmente in contesti specifici, aprendo la strada a applicazioni più sofisticate nel campo legale.
Una capacità essenziale per gli agenti AI nel settore legale è la loro interazione con applicazioni esterne, definita “uso degli strumenti”. Toolformer di Meta è un esempio emblematico di questa capacità, consentendo agli LLM di eseguire autonomamente attività come effettuare chiamate API, ampliando così la loro funzionalità in varie attività digitali rilevanti per la pratica legale.
Sviluppi come Gorilla e Chain-of-Abstraction perfezionano ulteriormente l’uso degli strumenti, consentendo agli agenti di orchestrare piani multi-step in modo dinamico utilizzando diverse API, una capacità particolarmente utile nella gestione di casi legali complessi.
I recenti progressi nelle architetture multi-agente rappresentano un’altra frontiera promettente per l’IA legale.
Sistemi come ChatDev dimostrano come più agenti, ognuno specializzato in ruoli quali pianificazione, programmazione o test, possano collaborare in modo efficiente per raggiungere obiettivi complessi. Questo approccio modulare migliora le prestazioni e la scalabilità, imitando le dinamiche del lavoro di squadra umano con la precisione e l’efficienza dell’IA, un aspetto particolarmente rilevante negli studi legali dove la collaborazione e la specializzazione sono fondamentali.
In termini pratici, l’applicazione degli agenti come “pianificatori” sta guadagnando terreno nel settore legale.
Un agente AI specializzato nella gestione dei progetti potrebbe orchestrare e semplificare una serie di iniziative legali, assicurando che ogni fase, dalla pianificazione del caso e dall’allocazione delle risorse al monitoraggio delle milestone e alle consegne dei risultati, sia meticolosamente gestita ed eseguita in conformità con gli obiettivi strategici e le scadenze.
Questa capacità non solo semplifica l’efficienza del flusso di lavoro negli studi legali, ma migliora anche la capacità di gestire casi complessi con organizzazione e lungimiranza ottimali.
Tuttavia, è importante notare che, nonostante questi progressi significativi, gli agenti AI nel settore legale presentano ancora limitazioni. L’affidabilità rimane una preoccupazione primaria, soprattutto in un campo dove la precisione e l’accuratezza sono fondamentali. Se un agente AI opera con un tasso di accuratezza dell’80%, gli errori potrebbero accumularsi rapidamente, portando a potenziali problemi gravi come vulnerabilità legali, mancato rispetto delle scadenze o interruzioni nei procedimenti legali. Questi scenari sottolineano l’importanza cruciale dell’intervento umano e della supervisione nell’uso dell’IA in ambito legale, almeno nel futuro prevedibile.
Applicazioni Pratiche dell’IA negli Studi Legali
L’integrazione dell’intelligenza artificiale negli studi legali sta rivoluzionando numerosi aspetti della pratica legale, offrendo soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti. Una delle applicazioni più immediate e diffuse dell’IA nel settore legale riguarda l’automazione di compiti amministrativi e di ricerca.
Gli assistenti AI, come il recentemente annunciato Protégé di LexisNexis, sono in grado di gestire autonomamente una vasta gamma di attività, dal controllo del calendario alla comprensione delle priorità dei casi, fino alla redazione di documenti legali e alla programmazione delle udienze in tribunale.
Questi sistemi, personalizzati in base ai flussi di lavoro di un singolo utente, alla specializzazione legale e agli standard dell’organizzazione, rappresentano un salto qualitativo nell’assistenza AI per i professionisti legali.
Nel campo della redazione di documenti e contratti, l’IA sta dimostrando un valore inestimabile. Sistemi avanzati sono in grado di analizzare vasti corpus di documenti legali, identificare clausole rilevanti e suggerire formulazioni appropriate basate su precedenti e best practice. Questo non solo accelera il processo di stesura, ma contribuisce anche a ridurre gli errori e a garantire una maggiore coerenza nella produzione di documenti legali. Inoltre, l’IA può assistere nella revisione dei contratti, identificando potenziali rischi o incongruenze e suggerendo modifiche.
L’analisi predittiva rappresenta un’altra area in cui l’IA sta facendo progressi significativi nel settore legale. Utilizzando algoritmi sofisticati e vasti set di dati storici, questi sistemi possono prevedere l’esito probabile di un caso, stimare i costi legali potenziali e suggerire strategie ottimali. Questo tipo di insight può essere inestimabile per gli avvocati nella pianificazione delle strategie processuali e nella gestione delle aspettative dei clienti.
Un’applicazione particolarmente promettente dell’IA nel settore legale riguarda il miglioramento dell’accesso alla giustizia per i litiganti auto-rappresentati. Iniziative come il sandbox normativo proposto in Minnesota mirano a utilizzare l’IA generativa per assistere i litiganti che non possono permettersi una rappresentanza legale.
Questi sistemi potrebbero potenzialmente aiutare nella compilazione di moduli legali, fornire guida attraverso processi legali complessi e tradurre il gergo legale in un linguaggio più accessibile.
Ciò potrebbe democratizzare l’accesso alle informazioni legali e migliorare significativamente l’esperienza dei litiganti auto-rappresentati nel sistema giudiziario.
Nel campo della ricerca legale, l’IA sta trasformando il modo in cui gli avvocati accedono e analizzano le informazioni.
Piattaforme come Lexis+ AI di LexisNexis utilizzano algoritmi avanzati per eseguire ricerche più rapide e accurate, identificando precedenti rilevanti e fornendo analisi approfondite delle tendenze legali.
Questi strumenti non solo risparmiano tempo prezioso, ma permettono anche agli avvocati di scoprire connessioni e insight che potrebbero sfuggire alla ricerca manuale tradizionale.
L’IA sta anche rivoluzionando la gestione dei casi e la discovery elettronica (e-discovery). Strumenti basati sull’IA possono analizzare rapidamente vasti volumi di documenti, e-mail e altri dati digitali, identificando informazioni rilevanti per un caso con una precisione e velocità impossibili per gli esseri umani. Questo non solo accelera il processo di discovery, ma può anche ridurre significativamente i costi associati a questa fase cruciale del contenzioso.
Inoltre, l’IA sta iniziando a giocare un ruolo importante nella gestione del rischio e nella conformità legale. Sistemi intelligenti possono monitorare continuamente i cambiamenti nella legislazione e nella giurisprudenza, allertando gli avvocati su potenziali implicazioni per i loro clienti. Questo è particolarmente utile in aree del diritto in rapida evoluzione, come la protezione dei dati e la privacy.
Tuttavia, mentre queste applicazioni offrono enormi potenzialità, è importante riconoscere che l’IA nel settore legale è ancora in una fase di sviluppo e affinamento.
L’accuratezza e l’affidabilità di questi sistemi, sebbene in costante miglioramento, non sono ancora perfette. Ciò sottolinea l’importanza continua del giudizio e della supervisione umana in tutte le applicazioni dell’IA nel campo legale. Gli avvocati devono rimanere vigili nel verificare e validare gli output dell’IA, assicurandosi che le decisioni finali siano sempre prese con una comprensione approfondita del contesto legale e delle implicazioni etiche.
Sfide e Limitazioni dell’IA nel Settore Legale
Nonostante il potenziale rivoluzionario dell’intelligenza artificiale nel settore legale, esistono numerose sfide e limitazioni che devono essere attentamente considerate.
La questione dell’affidabilità e dell’accuratezza dell’IA rimane in primo piano. Come evidenziato nell’articolo, anche un tasso di accuratezza dell’80% – che potrebbe sembrare elevato in alcuni contesti – può essere problematico in ambito legale, dove la precisione è fondamentale. Gli errori negli agenti AI potrebbero portare a conseguenze gravi, come vulnerabilità legali, mancato rispetto delle scadenze o interruzioni nei procedimenti legali.
Questa preoccupazione è particolarmente acuta quando si considera l’applicazione dell’IA in aree critiche del diritto, dove le decisioni possono avere impatti significativi sulla vita delle persone.
Un’altra sfida significativa riguarda la necessità di supervisione umana. Mentre l’IA può automatizzare molti processi e fornire assistenza preziosa, il giudizio umano rimane insostituibile nel contesto legale.
Gli avvocati devono mantenere un ruolo attivo nel verificare e validare gli output dell’IA, assicurandosi che le decisioni finali siano prese con una comprensione approfondita del contesto legale e delle implicazioni etiche. Questo solleva questioni sulla responsabilità professionale: in caso di errori o decisioni sbagliate basate su input dell’IA, chi è responsabile? Come si bilancia l’uso dell’IA con i doveri etici e professionali degli avvocati?
La complessità e l’ambiguità intrinseca di molte questioni legali rappresentano un’altra sfida significativa per l’IA.
Mentre i sistemi di IA eccellono nell’elaborazione di grandi quantità di dati e nell’identificazione di modelli, potrebbero faticare a comprendere le sfumature e le complessità di casi legali unici o senza precedenti. L’interpretazione della legge spesso richiede una comprensione profonda del contesto sociale, storico e culturale che potrebbe essere al di là delle capacità attuali dell’IA.
Un’ulteriore preoccupazione riguarda la potenziale perdita di competenze umane critiche.
Con l’aumento dell’affidarsi all’IA per compiti come la ricerca legale o la redazione di documenti, c’è il rischio che le nuove generazioni di avvocati possano perdere l’opportunità di sviluppare queste competenze fondamentali attraverso la pratica. Questo potrebbe portare a una dipendenza eccessiva dalla tecnologia e a una diminuzione della capacità di pensiero critico e di ragionamento legale.
La questione della privacy e della sicurezza dei dati rappresenta un’altra sfida significativa. Gli studi legali gestiscono informazioni altamente sensibili e confidenziali. L’integrazione di sistemi di IA richiede un’attenta considerazione di come questi dati vengono memorizzati, elaborati e protetti.
Come sottolineato nell’articolo sulla sicurezza dei dati, le violazioni possono essere estremamente costose, con una media di 9,48 milioni di dollari per violazione negli Stati Uniti nel 2023. Gli studi legali devono implementare robuste misure di sicurezza informatica e bilanciare attentamente l’efficienza offerta dall’IA con la necessità di proteggere le informazioni dei clienti.
Inoltre, l’adozione dell’IA nel settore legale solleva questioni etiche significative.
Come garantire che i sistemi di IA non perpetuino o amplifichino pregiudizi esistenti nel sistema legale? Come assicurare la trasparenza e la spiegabilità delle decisioni basate sull’IA, specialmente in contesti in cui le decisioni possono avere impatti significativi sulla vita delle persone?
Infine, c’è la sfida dell’integrazione tecnologica e della formazione. L’adozione efficace dell’IA richiede non solo investimenti significativi in tecnologia, ma anche un cambiamento culturale all’interno degli studi legali. Gli avvocati e il personale di supporto devono essere adeguatamente formati per utilizzare efficacemente questi nuovi strumenti, un processo che richiede tempo, risorse e un cambiamento di mentalità. Inoltre, l’integrazione dell’IA nei flussi di lavoro esistenti può essere complessa e richiedere una significativa riorganizzazione dei processi operativi.
Un’altra limitazione importante riguarda la capacità dell’IA di comprendere e interpretare il contesto emotivo e sociale, elementi spesso cruciali nella pratica legale. Mentre l’IA può eccellere nell’analisi di dati e nella ricerca di precedenti, potrebbe mancare della sensibilità necessaria per gestire situazioni delicate con i clienti o per comprendere appieno le sfumature di una testimonianza in tribunale.
Inoltre, l’evoluzione rapida della tecnologia IA pone sfide in termini di mantenimento e aggiornamento dei sistemi. Gli studi legali devono essere preparati a investire continuamente nell’aggiornamento delle loro soluzioni IA per rimanere competitivi e sfruttare le ultime innovazioni, il che può rappresentare un onere finanziario significativo.
Infine, c’è la questione dell’accettazione da parte dei clienti. Alcuni clienti potrebbero essere scettici riguardo all’uso dell’IA nella gestione dei loro casi legali, preferendo l’approccio tradizionale basato sull’interazione umana. Gli studi legali dovranno bilanciare attentamente l’adozione dell’IA con le aspettative e le preferenze dei loro clienti.
Aspetti Normativi e Regolamentari
Il rapido avanzamento dell’intelligenza artificiale nel settore legale sta sollevando importanti questioni normative e regolamentari che richiedono un’attenta considerazione. Un esempio significativo di come le istituzioni stanno cercando di affrontare queste sfide è l’iniziativa del sandbox normativo proposta in Minnesota. Questa iniziativa, guidata dalla Minnesota State Bar Association (MSBA), mira a creare un ambiente controllato per sperimentare l’uso dell’IA generativa nel migliorare l’accesso alla giustizia, in particolare per i litiganti auto-rappresentati. Il sandbox proposto sfrutterebbe i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per assistere i cittadini in vari aspetti del sistema giudiziario, dall’edilizia abitativa all’immigrazione.
Questo approccio innovativo solleva però importanti questioni relative all’esercizio non autorizzato della professione legale.
Per affrontare questo problema, il comitato permanente sull’IA della MSBA sta cercando di ottenere una lettera di opinione dall’Ufficio di Responsabilità Professionale che protegga coloro che gestiscono il sandbox da azioni penali. Inoltre, si sta considerando la possibilità di proporre modifiche più permanenti alla regolamentazione sull’esercizio della professione legale.
Questo evidenzia la necessità di un approccio flessibile e adattivo alla regolamentazione, che possa tenere il passo con i rapidi progressi tecnologici.
Il caso del Minnesota non è isolato.
Altri stati stanno esplorando approcci simili, con lo Utah che ha già lanciato un sandbox regolamentare nel 2020, permettendo ai non avvocati di fornire determinati servizi legali tradizionali e autorizzando nuovi approcci di fornitura di servizi legali. Questi esperimenti normativi riflettono un riconoscimento crescente della necessità di bilanciare l’innovazione con la protezione del pubblico e l’integrità della professione legale.
A livello statale, vediamo anche tentativi di regolamentare direttamente l’uso dell’IA nel settore legale. In California, per esempio, sono state proposte leggi che mirano a regolamentare la formazione e la sicurezza dell’intelligenza artificiale.
La SB 1047 del senatore Scott Wiener sui modelli di intelligenza artificiale di frontiera e la AB 2930 dell’assembleare Rebecca Bauer-Kahan sui sistemi di intelligenza artificiale di addestramento sono esempi di come i legislatori stiano cercando di affrontare le sfide poste dall’IA. Queste proposte di legge, sebbene modificate e ristrette nel loro ambito durante il processo legislativo, dimostrano un crescente riconoscimento della necessità di un quadro normativo per l’IA nel settore legale.
Un aspetto cruciale di queste iniziative regolamentari è il loro potenziale impatto sull’innovazione e lo sviluppo dell’IA nel settore legale. Mentre alcune aziende tecnologiche e legislatori esprimono preoccupazioni sul fatto che regolamentazioni troppo restrittive potrebbero soffocare l’innovazione, altri sostengono che un quadro normativo chiaro è essenziale per garantire uno sviluppo responsabile e etico dell’IA nel diritto.
La questione della responsabilità è un altro aspetto chiave che i regolatori devono affrontare. Chi è responsabile quando un sistema di IA commette un errore in un contesto legale? Come si possono bilanciare i benefici dell’automazione con la necessità di supervisione umana e responsabilità professionale? Queste domande richiedono un’attenta considerazione e potrebbero portare a nuovi standard di responsabilità professionale per gli avvocati che utilizzano l’IA.
Inoltre, la regolamentazione dell’IA nel settore legale deve affrontare questioni di equità e accesso alla giustizia. Mentre l’IA ha il potenziale di democratizzare l’accesso ai servizi legali, c’è anche il rischio che possa esacerbare le disuguaglianze esistenti se non adeguatamente regolamentata. I regolatori devono considerare come garantire che l’uso dell’IA nel diritto non discrimini o svantaggi determinati gruppi di persone.
La protezione dei dati e la privacy sono altre aree critiche che richiedono attenzione normativa. Gli studi legali gestiscono informazioni altamente sensibili e confidenziali, e l’integrazione di sistemi di IA solleva nuove preoccupazioni sulla sicurezza dei dati. I regolatori devono stabilire standard rigorosi per la protezione dei dati e la privacy nell’uso dell’IA nel settore legale.
Infine, c’è la questione della trasparenza e della spiegabilità dei sistemi di IA utilizzati nel contesto legale. Come possono i regolatori garantire che le decisioni basate sull’IA siano comprensibili e contestabili, specialmente quando hanno implicazioni significative per i diritti e le libertà delle persone?
In conclusione, il panorama normativo e regolamentare per l’IA nel settore legale è in rapida evoluzione e richiede un approccio equilibrato che promuova l’innovazione mentre protegge l’integrità del sistema legale e i diritti dei cittadini. Le iniziative come il sandbox del Minnesota e le proposte legislative in California rappresentano passi importanti in questa direzione, ma molto lavoro rimane da fare per creare un quadro normativo completo e efficace per l’IA nel diritto.
Sicurezza dei Dati e Privacy
La sicurezza dei dati e la privacy sono aspetti cruciali nell’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore legale. Gli studi legali, in quanto custodi di informazioni altamente sensibili e confidenziali, devono affrontare sfide significative per garantire la protezione dei dati dei clienti in un ambiente sempre più digitalizzato e automatizzato.
Come evidenziato nell’articolo sulla sicurezza dei dati per i professionisti legali, le violazioni dei dati rappresentano una minaccia significativa e possono avere conseguenze finanziarie devastanti. Con un costo medio di 9,48 milioni di dollari per violazione negli Stati Uniti nel 2023, secondo Statista, la sicurezza dei dati non è solo una preoccupazione etica ma anche un imperativo economico per gli studi legali.
Le minacce alla sicurezza dei dati nel settore legale stanno diventando sempre più sofisticate. I criminali informatici utilizzano tecniche avanzate come campagne di phishing e malware generati dall’intelligenza artificiale per sfruttare le vulnerabilità. Queste tattiche spesso prendono di mira le debolezze umane, sfruttando la familiarità degli utenti con determinati strumenti e applicazioni, e approfittando dei limiti di tempo che i professionisti legali devono affrontare. In un ambiente ad alta pressione, gli avvocati potrebbero essere tentati di utilizzare strumenti o applicazioni potenzialmente non sicuri per accelerare i processi, un fenomeno noto come shadow IT.
Per contrastare queste minacce, gli studi legali devono adottare un approccio proattivo alla sicurezza dei dati. Questo include l’implementazione di misure di protezione robuste per file e dispositivi, come la crittografia per e-mail e file, la personalizzazione delle autorizzazioni e l’applicazione dell’autenticazione a più fattori. È anche cruciale implementare sistemi di avvisi automatici e monitorare regolarmente le dashboard di sicurezza per identificare rapidamente eventuali anomalie.
Tuttavia, l’implementazione di misure di sicurezza non deve compromettere la produttività. È fondamentale trovare un equilibrio tra sicurezza e efficienza operativa. Le soluzioni tecnologiche moderne offrono la possibilità di integrare la sicurezza nei flussi di lavoro esistenti, migliorando la produttività senza compromettere la protezione dei dati. Funzionalità come il Single Sign-On, la condivisione sicura dei link e le piattaforme collaborative con flussi di lavoro integrati possono contribuire a semplificare le operazioni, garantendo al contempo una solida protezione dei dati.
L’adozione dell’IA nel settore legale solleva nuove preoccupazioni in termini di sicurezza dei dati. I sistemi di IA richiedono l’accesso a grandi quantità di dati per funzionare efficacemente, il che aumenta potenzialmente la superficie di attacco per i criminali informatici. Gli studi legali devono essere particolarmente attenti a come i dati vengono raccolti, archiviati e utilizzati dai sistemi di IA, assicurandosi che siano in atto adeguate misure di protezione.
Inoltre, l’uso dell’IA solleva questioni di privacy uniche. Ad esempio, come garantire che i dati utilizzati per addestrare i sistemi di IA non violino la privacy dei clienti? Come gestire il consenso dei clienti per l’uso dei loro dati in sistemi di IA? Queste domande richiedono una attenta considerazione e l’implementazione di politiche chiare e trasparenti.
Un altro aspetto critico è la formazione del personale. Anche con le migliori tecnologie di sicurezza in atto, il fattore umano rimane una vulnerabilità significativa. Gli studi legali devono investire in programmi di formazione continua sulla sicurezza informatica per tutto il personale, assicurandosi che comprendano i rischi e le best practice per la protezione dei dati.
La conformità normativa è un altro aspetto cruciale della sicurezza dei dati nel settore legale. Con l’evoluzione delle normative sulla protezione dei dati in tutto il mondo, gli studi legali devono rimanere aggiornati e conformi a una serie di requisiti legali. Questo può essere particolarmente impegnativo quando si lavora con clienti internazionali o quando si utilizzano servizi cloud che potrebbero archiviare dati in diverse giurisdizioni.
Infine, è importante riconoscere che la sicurezza dei dati è un processo continuo, non una soluzione una tantum. Le minacce alla sicurezza evolvono costantemente, e gli studi legali devono adottare un approccio di miglioramento continuo alla loro strategia di sicurezza. Questo include revisioni regolari delle politiche di sicurezza, test di penetrazione, e l’aggiornamento continuo dei sistemi e delle pratiche di sicurezza.
In conclusione, mentre l’IA offre enormi opportunità per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli studi legali, la sua adozione deve essere accompagnata da un impegno rigoroso per la sicurezza dei dati e la privacy.
Gli studi legali devono bilanciare attentamente i benefici dell’innovazione tecnologica con la loro responsabilità fondamentale di proteggere le informazioni dei clienti. Solo attraverso un approccio olistico alla sicurezza, che combini tecnologia all’avanguardia, formazione del personale, politiche robuste e una cultura di consapevolezza della sicurezza, gli studi legali possono sfruttare appieno il potenziale dell’IA mantenendo la fiducia dei loro clienti e l’integrità della professione legale.
Impatto sull’Occupazione e sulle Competenze Legali
L’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore legale sta avendo un impatto significativo sull’occupazione e sulle competenze richieste ai professionisti del diritto. Questo cambiamento sta ridefinendo i ruoli tradizionali all’interno degli studi legali e creando nuove opportunità di carriera, pur sollevando preoccupazioni sulla potenziale dislocazione di alcune posizioni lavorative.
Una delle tendenze più evidenti è l’emergere di nuovi ruoli specializzati legati all’IA.
Gli studi legali e le aziende di tecnologia legale stanno sempre più cercando professionisti con competenze ibride che combinano conoscenze legali con expertise tecnologica. In particolare, c’è una crescente domanda di data scientist nel settore legale. Come evidenziato nell’articolo, le aziende di e-discovery, gli studi legali e i dipartimenti legali stanno attivamente cercando data scientist per implementare e gestire sistemi di IA. Questa tendenza ha portato a una competizione per i talenti tra fornitori di tecnologia legale e studi legali, con un probabile aumento degli stipendi per queste figure professionali.
L’integrazione dell’IA sta anche cambiando le competenze richieste agli avvocati tradizionali.
Mentre le competenze legali fondamentali rimangono cruciali, gli avvocati sono sempre più chiamati a sviluppare una comprensione di base della tecnologia IA e delle sue applicazioni nel diritto. Questo include la capacità di lavorare efficacemente con sistemi di IA, interpretare i loro output e comprendere i loro limiti. Gli avvocati che possono combinare expertise legale con competenze tecnologiche sono particolarmente ricercati.
Allo stesso tempo, l’automazione di alcune attività tradizionalmente svolte da avvocati junior o personale di supporto sta portando a una riorganizzazione dei ruoli all’interno degli studi legali. Compiti come la ricerca legale di base, la revisione dei documenti e la redazione di contratti standard sono sempre più automatizzati, liberando tempo per attività a più alto valore aggiunto. Questo sta spingendo gli avvocati a concentrarsi su aree che richiedono giudizio umano, pensiero critico e abilità interpersonali, come la strategia legale, la negoziazione e la consulenza ai clienti.
Tuttavia, questa transizione non è priva di sfide. C’è il rischio che l’eccessiva dipendenza dall’IA possa portare a una diminuzione di alcune competenze legali fondamentali. Ad esempio, se gli avvocati junior si affidano troppo all’IA per la ricerca legale, potrebbero non sviluppare appieno le capacità di analisi critica e ragionamento legale che sono cruciali per la professione. Gli studi legali devono trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA per migliorare l’efficienza e la necessità di garantire che i giovani avvocati acquisiscano e mantengano competenze legali fondamentali attraverso l’esperienza pratica.
L’impatto dell’IA sull’occupazione nel settore legale non è uniforme. Mentre alcuni ruoli potrebbero diventare obsoleti o richiedere una significativa riqualificazione, altri stanno emergendo o aumentando di importanza. Ad esempio, c’è una crescente domanda di professionisti specializzati in etica dell’IA, governance dei dati e sicurezza informatica nel contesto legale. Questi ruoli richiedono una comprensione approfondita sia degli aspetti legali che tecnologici dell’IA.
Inoltre, l’adozione dell’IA sta portando a una maggiore enfasi sulle “soft skills” nel settore legale. Competenze come l’empatia, la creatività, il pensiero critico e la comunicazione efficace stanno diventando ancora più cruciali, poiché rappresentano aree in cui gli esseri umani mantengono un vantaggio significativo rispetto all’IA. Gli avvocati che possono combinare queste competenze con una solida comprensione della tecnologia saranno particolarmente ben posizionati nel mercato del lavoro legale in evoluzione.
La formazione continua e lo sviluppo professionale stanno diventando sempre più importanti nel settore legale. Gli avvocati di tutte le età e livelli di esperienza devono impegnarsi nell’apprendimento continuo per rimanere al passo con gli sviluppi tecnologici e le loro implicazioni legali. Questo potrebbe richiedere un cambiamento significativo nella cultura di molti studi legali, con una maggiore enfasi sull’innovazione e l’adattabilità.
L’impatto dell’IA sull’occupazione legale solleva anche questioni etiche e di equità. C’è il rischio che l’automazione possa esacerbare le disuguaglianze esistenti nel settore legale, ad esempio se l’accesso alla tecnologia IA diventa un fattore discriminante nell’assunzione o nella promozione. Gli studi legali e le organizzazioni professionali dovranno considerare attentamente come garantire che l’adozione dell’IA non porti a disparità ingiuste o a una perdita di diversità nel settore.
Infine, l’impatto dell’IA sull’occupazione legale non si limita agli studi legali tradizionali. Sta anche creando nuove opportunità per l’imprenditorialità legale, con startup che sviluppano soluzioni innovative basate sull’IA per vari aspetti della pratica legale. Questo sta portando a una diversificazione del panorama occupazionale nel settore legale, con opportunità che si estendono oltre i tradizionali percorsi di carriera negli studi legali.
In conclusione, mentre l’IA sta certamente trasformando il panorama occupazionale nel settore legale, non sta semplicemente sostituendo i lavori esistenti, ma piuttosto ridefinendo ruoli e creando nuove opportunità. Il futuro dell’occupazione legale probabilmente vedrà una maggiore integrazione tra competenze legali, tecnologiche e interpersonali. I professionisti legali che possono adattarsi a questo cambiamento, abbracciando nuove tecnologie mentre mantengono le competenze legali fondamentali e le capacità umane uniche, saranno ben posizionati per prosperare in questo nuovo ambiente.
Prospettive Future e Trend Emergenti
Il futuro dell’intelligenza artificiale nel settore legale promette di essere tanto entusiasmante quanto trasformativo. Mentre l’IA continua a evolversi rapidamente, emergono nuovi trend e prospettive che potrebbero ridefinire radicalmente la pratica legale nei prossimi anni.
Uno dei trend più significativi è lo sviluppo di assistenti IA sempre più sofisticati e personalizzati. L’esempio di Protégé di LexisNexis è emblematico di questa tendenza. Questi assistenti IA sono progettati per adattarsi ai flussi di lavoro specifici di un singolo utente, alla sua specializzazione legale e agli standard della sua organizzazione. In futuro, possiamo aspettarci che questi assistenti diventino ancora più integrati e intuitivi, fungendo da veri e propri collaboratori virtuali per i professionisti legali. Potrebbero essere in grado di anticipare le esigenze dell’avvocato, suggerire strategie basate su precedenti casi simili e persino partecipare attivamente alle discussioni strategiche.
Un’altra area di sviluppo promettente è l’uso dell’IA nella risoluzione alternativa delle controversie (ADR). Come evidenziato dalla conferenza “Future Dispute Resolution” annunciata dall’American Arbitration Association e dalla Stanford Law School, c’è un crescente interesse nell’esplorare come l’IA generativa possa trasformare i metodi di ADR. Possiamo immaginare sistemi di IA che assistono mediatori e arbitri nell’analisi di grandi volumi di dati, nella previsione di possibili risultati e nella proposta di soluzioni creative per le controversie. Questo potrebbe portare a processi di risoluzione delle controversie più rapidi, efficaci ed economici.
L’integrazione dell’IA nei flussi di lavoro legali esistenti continuerà ad evolversi e raffinarsi. Possiamo aspettarci di vedere una maggiore automazione di compiti di routine, liberando gli avvocati per concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto. Questo potrebbe includere sistemi di IA che gestiscono autonomamente la pianificazione dei casi, la fatturazione, la gestione dei documenti e persino la redazione preliminare di documenti legali complessi.
Un trend emergente particolarmente interessante è lo sviluppo di sistemi di IA “esplicabili”. Con l’aumento dell’uso dell’IA nelle decisioni legali, cresce anche la necessità di sistemi che possano spiegare il loro ragionamento in modo comprensibile per gli esseri umani. Questo è cruciale non solo per la trasparenza e l’equità, ma anche per mantenere la fiducia nel sistema legale. Possiamo aspettarci di vedere progressi significativi in questa area, con sistemi di IA in grado di fornire spiegazioni dettagliate e comprensibili per le loro raccomandazioni e decisioni.
L’uso dell’IA nell’analisi predittiva legale è destinato a diventare sempre più sofisticato. Sistemi futuri potrebbero essere in grado di prevedere con maggiore precisione non solo l’esito di un caso, ma anche le strategie più efficaci da adottare, i tempi ottimali per le varie azioni legali e persino le preferenze e i pregiudizi di giudici specifici. Questo potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli avvocati pianificano e gestiscono i casi.
Un’altra area di potenziale crescita è l’uso dell’IA nella compliance legale e nella gestione del rischio. Con l’evoluzione continua del panorama normativo, possiamo aspettarci sistemi di IA sempre più avanzati che monitorano costantemente i cambiamenti nelle leggi e nei regolamenti, avvisando proattivamente le aziende di potenziali problemi di conformità e suggerendo azioni correttive.
L’IA potrebbe anche giocare un ruolo significativo nel migliorare l’accesso alla giustizia. Iniziative come il sandbox normativo proposto in Minnesota sono solo l’inizio. In futuro, potremmo vedere sistemi di IA che forniscono consulenza legale di base a basso costo o gratuita, assistono nella compilazione di documenti legali e guidano i cittadini attraverso processi legali complessi. Questo potrebbe democratizzare significativamente l’accesso ai servizi legali, rendendoli disponibili a un pubblico molto più ampio.
Nel campo della ricerca legale, possiamo aspettarci sistemi di IA che non solo trovano informazioni rilevanti, ma le sintetizzano in modi nuovi e creativi. Questi sistemi potrebbero identificare tendenze emergenti nella giurisprudenza, collegare casi apparentemente non correlati in modi innovativi e persino suggerire nuovi argomenti legali basati su analisi sofisticate di vasti corpus di dati legali.
L’evoluzione dell’IA nel settore legale probabilmente porterà anche a nuove sfide etiche e regolamentari. Possiamo aspettarci dibattiti continui e potenzialmente nuove normative riguardanti l’uso dell’IA nella pratica legale, la responsabilità per le decisioni basate sull’IA e la protezione della privacy in un’era di analisi dei dati sempre più sofisticata.
Infine, l’IA potrebbe trasformare l’educazione legale. Le scuole di legge potrebbero dover adattare i loro curricula per includere corsi sull’IA e le sue applicazioni legali. Potremmo anche vedere l’emergere di nuovi programmi di studio ibridi che combinano diritto e informatica, preparando la prossima generazione di professionisti legali per un futuro in cui la tecnologia e il diritto sono inestricabilmente intrecciati.
In conclusione, il futuro dell’IA nel settore legale è ricco di potenzialità. Mentre queste tecnologie continuano a evolversi, promettono di rendere la pratica legale più efficiente, accessibile e forse anche più equa. Tuttavia, realizzare questo potenziale richiederà un equilibrio attento tra innovazione tecnologica e valori legali fondamentali come l’etica, la privacy e l’equità. Il settore legale del futuro sarà probabilmente caratterizzato da una fusione sempre più stretta tra expertise umana e intelligenza artificiale, creando un panorama legale che è allo stesso tempo più tecnologicamente avanzato e profondamente radicato nei principi fondamentali del diritto.
Considerazioni Etiche e Professionali
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore legale solleva una serie di considerazioni etiche e professionali cruciali che devono essere attentamente esaminate e affrontate. Queste questioni toccano il cuore stesso della pratica legale e hanno il potenziale di ridefinire i principi fondamentali su cui si basa la professione.
Una delle principali preoccupazioni etiche riguarda la responsabilità professionale nell’uso dell’IA. Gli avvocati hanno il dovere etico di fornire una rappresentanza competente ai loro clienti. L’uso dell’IA solleva interrogativi su come questo dovere si applichi quando parte del lavoro legale viene delegato a sistemi automatizzati. Chi è responsabile se un sistema di IA commette un errore che porta a conseguenze negative per il cliente? Come possono gli avvocati garantire di comprendere appieno il funzionamento dei sistemi di IA che utilizzano, in modo da poter valutare criticamente i loro output?
Queste domande si collegano a una questione più ampia di competenza tecnologica. Molti ordini professionali stanno iniziando a riconoscere la competenza tecnologica come parte del dovere etico di competenza di un avvocato. Questo significa che gli avvocati non solo devono essere in grado di utilizzare l’IA, ma devono anche comprenderne i limiti e i potenziali pregiudizi. Ciò richiede un impegno continuo nell’apprendimento e nello sviluppo professionale, nonché una collaborazione più stretta tra professionisti legali e esperti tecnologici.
Un’altra considerazione etica cruciale riguarda l’equità e l’accesso alla giustizia. Mentre l’IA ha il potenziale di democratizzare l’accesso ai servizi legali, rendendoli più accessibili e convenienti, c’è anche il rischio che possa esacerbare le disuguaglianze esistenti. Ad esempio, se l’accesso a strumenti di IA avanzati diventa un fattore discriminante nella qualità della rappresentanza legale, ciò potrebbe creare un “divario digitale” nel sistema giudiziario. Gli studi legali e i responsabili politici devono considerare attentamente come garantire che l’adozione dell’IA non comprometta il principio fondamentale di uguale accesso alla giustizia.
La privacy e la confidenzialità dei clienti rappresentano un’altra area di preoccupazione etica. Gli avvocati hanno il dovere di proteggere le informazioni confidenziali dei loro clienti. L’uso di sistemi di IA, che spesso richiedono l’accesso a grandi quantità di dati per funzionare efficacemente, solleva nuove sfide in questo ambito. Come possono gli studi legali garantire che i dati dei clienti rimangano protetti quando vengono utilizzati per addestrare o alimentare sistemi di IA? Come gestire il consenso informato dei clienti per l’uso dei loro dati in questi sistemi?
L’imparzialità e l’assenza di pregiudizi nei sistemi di IA è un’altra questione etica critica. È ben noto che i sistemi di IA possono perpetuare o amplificare i pregiudizi presenti nei dati su cui sono addestrati. Nel contesto legale, dove l’imparzialità è un principio fondamentale, questo è particolarmente problematico. Gli avvocati e gli sviluppatori di IA devono lavorare insieme per identificare e mitigare potenziali pregiudizi nei sistemi di IA utilizzati nel settore legale.
La trasparenza e la spiegabilità delle decisioni basate sull’IA sono altre considerazioni etiche importanti. In un sistema legale che si basa sulla trasparenza e sulla capacità di spiegare e giustificare le decisioni, l’uso di sistemi di IA “black box” potrebbe minare la fiducia nel processo legale. C’è una crescente necessità di sviluppare sistemi di IA “esplicabili” che possano fornire ragionamenti comprensibili per le loro raccomandazioni o decisioni.
L’autonomia professionale e il giudizio umano sono altri aspetti che devono essere attentamente bilanciati con l’adozione dell’IA. Mentre l’IA può fornire assistenza preziosa, è fondamentale che gli avvocati mantengano la loro indipendenza professionale e il loro giudizio critico. C’è il rischio di una eccessiva dipendenza dall’IA, che potrebbe portare a una diminuzione delle competenze fondamentali di ragionamento legale e analisi critica.
Infine, c’è la questione dell’integrità della professione legale nel suo complesso. Come si evolverà il ruolo dell’avvocato in un’era di IA avanzata? Come possiamo garantire che i valori fondamentali della professione legale – come l’etica, l’integrità e il servizio al pubblico – rimangano centrali anche in un ambiente sempre più tecnologico?
Affrontare queste considerazioni etiche e professionali richiederà un approccio multidisciplinare. Sarà necessaria una stretta collaborazione tra professionisti legali, sviluppatori di IA, eticisti e responsabili politici. Gli ordini professionali e le associazioni legali avranno un ruolo cruciale nel definire linee guida etiche per l’uso dell’IA nella pratica legale e nell’aggiornare i codici di condotta professionale per riflettere le nuove realtà tecnologiche.
Inoltre, sarà fondamentale integrare considerazioni etiche nell’educazione legale. Le scuole di legge dovranno adattare i loro curricula per includere non solo la formazione tecnica sull’IA, ma anche discussioni approfondite sulle implicazioni etiche del suo uso nella pratica legale.
In conclusione, mentre l’IA offre enormi opportunità per migliorare l’efficienza e l’efficacia della pratica legale, la sua adozione deve essere guidata da un forte impegno etico e professionale. Gli avvocati devono rimanere vigili nel preservare i valori fondamentali della professione legale, pur abbracciando le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Questo richiederà un equilibrio costante tra l’adozione di nuove tecnologie e il mantenimento degli standard etici e professionali che sono alla base della fiducia pubblica nel sistema legale.
Sarà inoltre cruciale sviluppare meccanismi di governance e supervisione appropriati per l’uso dell’IA nel settore legale. Ciò potrebbe includere la creazione di comitati etici all’interno degli studi legali e delle organizzazioni giuridiche, l’implementazione di processi di audit per i sistemi di IA utilizzati nella pratica legale, e lo sviluppo di standard industriali per l’uso etico dell’IA nel diritto.
Un’altra considerazione importante è il modo in cui l’IA potrebbe influenzare la relazione avvocato-cliente. L’uso di sistemi di IA potrebbe potenzialmente alterare la natura di questa relazione, tradizionalmente basata sulla fiducia personale e sulla comunicazione diretta. Gli avvocati dovranno trovare modi per integrare l’IA nella loro pratica mantenendo al contempo un rapporto personale e di fiducia con i loro clienti.
Infine, è importante considerare le implicazioni a lungo termine dell’IA per il ruolo sociale degli avvocati. Tradizionalmente, gli avvocati hanno svolto un ruolo cruciale non solo nella risoluzione delle controversie, ma anche nell’interpretazione e nell’evoluzione del diritto. Come cambierà questo ruolo in un’era in cui l’IA può analizzare vasti corpus di leggi e precedenti a una velocità e con una profondità impossibili per gli esseri umani? Gli avvocati dovranno probabilmente adattare il loro ruolo, concentrandosi sempre più sugli aspetti del lavoro legale che richiedono giudizio umano, empatia e creatività.
In conclusione, l’integrazione dell’IA nel settore legale offre enormi opportunità ma richiede anche una riflessione etica profonda e continua. Il futuro della professione legale dipenderà dalla capacità degli avvocati di navigare queste acque complesse, abbracciando l’innovazione tecnologica mentre rimangono fedeli ai principi etici e professionali fondamentali che hanno sempre definito la pratica legale.
Conclusioni
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore legale rappresenta una trasformazione profonda e multifacettata che sta ridefinendo il modo in cui il diritto viene praticato, insegnato e applicato. Mentre ci troviamo all’inizio di questa rivoluzione tecnologica, è chiaro che l’IA ha il potenziale per migliorare significativamente l’efficienza, l’accuratezza e l’accessibilità dei servizi legali.
Gli sviluppi tecnologici nell’IA legale, come gli agenti autonomi e i modelli linguistici di grandi dimensioni, stanno aprendo nuove frontiere nell’automazione di compiti complessi e nell’assistenza avanzata agli avvocati. Le applicazioni pratiche dell’IA, dalla redazione di documenti all’analisi predittiva dei casi, stanno già dimostrando il loro valore in numerosi studi legali e dipartimenti legali aziendali.
Tuttavia, l’adozione dell’IA nel settore legale non è priva di sfide. Le preoccupazioni relative all’affidabilità, all’accuratezza e alla sicurezza dei dati rimangono in primo piano. L’esempio citato di un tasso di accuratezza dell’80% per gli agenti AI sottolinea la necessità di una supervisione umana continua e di un approccio cauto nell’implementazione di queste tecnologie in ambiti legali critici.
Il panorama normativo e regolamentare sta evolvendo per affrontare le sfide poste dall’IA nel diritto. Iniziative come il sandbox normativo proposto in Minnesota dimostrano un approccio proattivo alla gestione dell’innovazione tecnologica nel settore legale. Allo stesso tempo, le proposte legislative in stati come la California evidenziano la crescente attenzione dei legislatori alle implicazioni dell’IA nella pratica legale.
La sicurezza dei dati e la privacy rimangono preoccupazioni critiche, con gli studi legali che devono bilanciare l’adozione di tecnologie innovative con la loro responsabilità fondamentale di proteggere le informazioni sensibili dei clienti. L’implementazione di robuste misure di sicurezza informatica è diventata una necessità non negoziabile per gli studi legali nell’era dell’IA.
L’impatto dell’IA sull’occupazione e sulle competenze legali è significativo e in continua evoluzione. Mentre alcuni ruoli tradizionali potrebbero essere a rischio di automazione, emergono nuove opportunità di carriera che combinano expertise legale e tecnologica. La domanda crescente di data scientist nel settore legale è un chiaro indicatore di questa tendenza.
Guardando al futuro, le prospettive per l’IA nel settore legale sono entusiasmanti. Lo sviluppo di assistenti IA sempre più sofisticati e personalizzati, l’uso dell’IA nella risoluzione alternativa delle controversie e l’evoluzione di sistemi di IA “esplicabili” sono solo alcune delle tendenze emergenti che promettono di trasformare ulteriormente la pratica legale.
Tuttavia, l’adozione dell’IA nel diritto solleva anche importanti considerazioni etiche e professionali. Questioni come la responsabilità professionale nell’uso dell’IA, l’equità nell’accesso alla giustizia e la preservazione dei valori fondamentali della professione legale richiedono una riflessione continua e un dialogo aperto tra professionisti legali, sviluppatori di tecnologia ed eticisti.
In conclusione, l’integrazione dell’IA nel settore legale rappresenta sia un’opportunità che una sfida. Il potenziale per migliorare l’efficienza, l’accuratezza e l’accessibilità dei servizi legali è innegabile. Tuttavia, realizzare questo potenziale richiederà un approccio equilibrato che abbraccia l’innovazione tecnologica mentre rimane fedele ai principi etici e professionali fondamentali del diritto.
Il futuro della professione legale sarà probabilmente caratterizzato da una sinergia sempre più stretta tra expertise umana e intelligenza artificiale. Gli avvocati che saranno in grado di navigare con successo in questo nuovo panorama, combinando competenze legali tradizionali con una comprensione approfondita della tecnologia, saranno ben posizionati per guidare la professione verso il futuro.
Infine, è importante sottolineare che l’IA, per quanto avanzata, rimane uno strumento al servizio della giustizia e dell’interpretazione umana del diritto. Il giudizio, l’etica e l’empatia degli avvocati continueranno a giocare un ruolo cruciale nel garantire che il sistema legale serva gli interessi della società nel suo complesso. L’obiettivo ultimo dell’integrazione dell’IA nel settore legale dovrebbe essere quello di potenziare le capacità umane, non di sostituirle, creando un sistema giuridico più efficiente, accessibile ed equo per tutti.
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