Che cosa è worldcoin ?
Worldcoin è un progetto di criptovaluta che si autodefinisce come un “protocollo o sistema open source creato per aiutare chiunque ad accedere all’economia globale”. Il suo obiettivo principale è quello di fornire un ID digitale per facilitare l’accesso all’economia globale. Worldcoin utilizza tre strumenti principali per raggiungere questo obiettivo: la tecnologia blockchain, la crittografia e la sicurezza informatica.
Worldcoin è un progetto sviluppato da Tools for Humanity con sede a San Francisco e Berlino. Fondata nel 2019 dall’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman
una criptovaluta innovativa che si lega a un’identità digitale verificata attraverso l’acquisizione e il trattamento di dati biometrici.
L’obiettivo dichiarato nel loro whitepaper è quello di distinguere gli esseri umani dalle intelligenze artificiali e di favorire processi democratici globali.
Ne avevamo già parlato nel nostro blog
Dopo un periodo di sviluppo di tre anni, la piattaforma Worldcoin è stata ufficialmente lanciata il lunedì 24 luglio 2023. Questa piattaforma, co-fondata da Sam Altman, CEO di OpenAI (la società proprietaria di ChatGPT), offre ai suoi utenti una serie di servizi. Tra questi, vi è la possibilità di avere un’identità digitale verificata, l’utilizzo di una criptovaluta chiamata Worldcoin (WLD) e l’accesso a un’app di crypto wallet.
Secondo Worldcoin, i progressi dell’intelligenza artificiale (IA) stanno rendendo sempre più difficile distinguere se i contenuti presenti su Internet, come testi e grafiche, siano stati creati da esseri umani o generati dall’IA.
Per risolvere questa sfida, l’azienda propone di introdurre un “passaporto digitale”
Questo passaporto digitale consentirebbe di verificare l’autenticità e l’origine dei contenuti online, aiutando a distinguere tra ciò che è stato creato dagli esseri umani e ciò che è stato generato dall’IA.
La piattaforma di Worldcoin utilizza una tecnologia avanzata di scansione dell’iride per verificare l’identità degli utenti. Questo metodo garantisce la creazione di codici di identificazione personali e sicuri, i quali vengono salvati su una blockchain decentralizzata. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, questi codici non possono essere duplicati o contraffatti, prevenendo così la creazione di false identità o frodi.
Durante la fase di beta testing, Worldcoin ha già registrato più di 2 milioni di utenti e ora si prepara ad implementare le operazioni di scansione dell’iride in numerose altre città, distribuite in 20 paesi diversi.
Come funziona Worldcoin?
World ID
è creata da un dispositivo di scansione dell’iride chiamato Orb.
L’iride di ogni persona ha un modello unico e immutabile per tutta la vita, proprio come l’impronta digitale. La scansione dell’iride è un sistema di autenticazione biometrico altamente sicuro.
Orb utilizza una tecnologia avanzata di scansione dell’iride per creare un codice di identificazione univoco chiamato IrisCode, che garantisce la massima sicurezza nell’identificazione degli utenti. Il codice è completamente anonimo e non è associato a nessuna informazione personale, in modo da prevenire qualsiasi tentativo di acquisizione di più di un World ID.
Dopo aver scansionato l’iride dell’utente, Orb genera un IrisCode anonimo e assegna un ID mondiale univoco.
Ogni World ID viene aggiunto alla blockchain Worldcoin e gli utenti possono utilizzare un’app crittograficamente sicura per identificarsi in modo affidabile e sicuro
World App
La World App è il deposito del World ID. Worldcoin afferma che l’app preserva la privacy degli utenti fornendo allo stesso tempo l’accesso a un elenco crescente di applicazioni finanziarie decentralizzate (dApp).
L’app funziona come un portafoglio crittografico, ma il suo scopo principale è archiviare le credenziali dell’utente in modo che sia possibile verificare la propria identità su qualsiasi applicazione di terze parti.
Una volta che gli utenti creano un World ID e scaricano l’app, ottengono l’accesso al token di criptovaluta WLD.
Le critiche
Dopo il lancio, il fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a Worldcoin in un post sul suo blog. Buterin ha sottolineato che la tecnologia di scansione dell’iride utilizzata dalla piattaforma potrebbe raccogliere informazioni sensibili dell’utente, oltre a quelle dichiarate dalla società. Inoltre, ha evidenziato il rischio che un individuo possa utilizzare la scansione dell’iride di un’altra persona per accedere al proprio World ID.
La principale preoccupazione è la protezione dei dati personali.
Il trattamento dei dati personali di Worldcoin non rispetta i principi dettati in materia
Mancanza di chiarezza sulla sicurezza e sulla conservazione dei dati sensibili raccolti.
Incertezza sulla tutela dei consumatori in materia di criptovalute e servizi ITC correlati
Informazioni inadeguate sulla salvaguardia degli standard di sicurezza informatica
Un’ingente mole di dati dei cittadini nelle mani di operatori privati senza un quadro normativo di riferimento adeguato
Un aspetto di preoccupazione riguarda il trattamento dei dati biometrici, che in virtù della loro immutabilità, ricevono una maggiore protezione rispetto ad altri dati personali come nome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail, numero di previdenza sociale e altre informazioni identificative.
La società ha fornito una risposta dettagliata di 25 pagine alle critiche mosse dalla testata. In essa, si specifica che Worldcoin non è una società di dati e che il suo modello di business non contempla l’uso o la vendita dei dati personali degli utenti. Inoltre, si sottolinea che l’interesse di Worldcoin è rivolto solo all’unicità dell’utente e non alla sua identità.
il sito web di Worldcoin afferma quanto segue in merito alla privacy e alla sicurezza:
The Orb non utilizza l’iride per identificare l’utente, bensì per verificarne l’unicità;
L’azienda precisa inoltre che i dati sono criptati e che i dati personali non sono venduti a terzi.
Le immagini raccolte sono prontamente cancellate, a meno che la persona non richieda diversamente
Worldcoin è stata oggetto di critiche per la sua promozione diffusa nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, ciò ha portato ad un aumento significativo del numero di utenti in Asia e Africa. Alcuni hanno espresso preoccupazione per lo sfruttamento di queste aree, ma non ci sono prove concrete che dimostrino che ciò stia accadendo.
Worldcoin in Kenya
Migliaia di cittadini kenyoti hanno partecipato ad una campagna di scansione dei bulbi oculari organizzata da Worldcoin, una criptovaluta emergente. L’iniziativa si è svolta all’inizio di agosto 2023 presso il Kenyatta International Convention Centre.
La scansione dei bulbi oculari, in particolare dell’iride, è stata effettuata tramite l’uso dell’intelligenza artificiale del Worldcoin Orb. In cambio della partecipazione, i cittadini hanno ricevuto token gratuiti della criptovaluta.
Tuttavia, l’iniziativa ha sollevato preoccupazioni riguardo alla salvaguardia della privacy dei dati personali.
Secondo quanto riportato da Reuters, il Kenya ha registrato una delle maggiori adesioni a Worldcoin, visto che finora si sono registrati più di 350.000 keniani per ricevere dei token gratuiti della criptovaluta Worldcoin del valore di 7.000 scellini keniani, equivalenti a circa 49 dollari USA.
L’Autorità per le Comunicazioni del Kenya (CAK) e l’Ufficio del Commissario per la Protezione dei Dati (ODPC) hanno pubblicato una dichiarazione congiunta per sensibilizzare i cittadini keniani sull’importanza di proteggere i propri dati personali.
In particolare, si consiglia di prestare attenzione quando si forniscono informazioni personali a operatori privati, per evitare eventuali utilizzi impropri o violazioni della privacy.
Un’ altra preoccupazione riguarda la presunta sollecitazione nella distribuzione di token gratuiti della criptovaluta Worldcoin. La maggior parte dei cittadini keniani è stata convinta a fornire il proprio consenso in cambio di denaro, il che potrebbe invalidare il consenso stesso. L’Autorità per la comunicazione del Kenya e l’Ufficio del Commissario per la protezione dei dati personali stanno monitorando la situazione per garantire la tutela dei consumatori.
Considerazioni
Come possiamo vedere, l’iniziativa Worldcoin ha l’ambizioso obiettivo di fornire accesso all’economia globale attraverso l’identità digitale.
Il suo progetto mette in luce sia i potenziali benefici che i rischi insiti in questo tipo di iniziative. Se da un lato l’utilizzo della scansione dell’iride per la verifica dell’identità e la distribuzione dei token di criptovaluta rappresentano dei passi avanti innovativi, dall’altro non si possono ignorare la complessità delle questioni in materia di sicurezza dei dati e consenso informato.
Nel panorama in costante evoluzione dell’innovazione tecnologica, il caso Worldcoin in Kenya mette in evidenza il delicato equilibrio tra le promesse dell’intelligenza artificiale e l’imperativo di salvaguardare la privacy dei dati.
Le questioni controverse sollevate dalle autorità keniane sottolineano la necessità di quadri normativi completi che armonizzino l’avanzamento della tecnologia con pratiche etiche di gestione dei dati, soprattutto quelli privati e delle grandi aziende tecnologiche che operano oltre confine.
La politica europea
La convergenza tra identità digitale, criptovalute e raccolta di dati personali ha sollevato preoccupazioni sulla protezione dei dati e sulla privacy individuale a livello globale. Autorità di Regno Unito, Germania e Francia hanno avviato indagini per affrontare queste questioni. L’esito di queste indagini non solo influenzerà lo sviluppo delle operazioni di Worldcoin, ma anche il dibattito più ampio sulla privacy dei dati e sulle innovazioni guidate dall’IA.
Worldcoin è un progetto che illustra come le nuove tecnologie stiano mettendo alla prova i confini della nostra attuale comprensione normativa. Attualmente non è ancora operativo in Europa, ma ciò solleva interrogativi su come si integrerebbe nel quadro legislativo dell’Unione, in particolare in relazione alla Strategia UE per la Finanza Digitale e agli strumenti correlati come il MiCA e il DORA.
I regolamenti dell’Unione Europea riguardanti la finanza digitale e la cyber resilience, come il MiCA (Regolamento sui mercati delle cripto-attività) e la DORA (Direttiva sull’Ordine del Rischio Associato), hanno l’obiettivo di fornire un quadro normativo per le attività finanziarie digitali e le potenziali minacce alla stabilità finanziaria.
L’Europa deve trovare un equilibrio tra la promozione dell’innovazione tecnologica e la sicurezza dei suoi cittadini.
Il rapporto con il Regolamento europeo sull’IA
Due parole sulla proposta di regolamento dell’Intelligenza artificiale, approvata dal Parlamento europeo il 14 giugno 2023 e alla quale Worldcoin è intrinsecamente connesso.
Si, perché lo scanning dell’iride umana viene realizzato “in tempo reale” e “a posteriori” tramite Orb, un dispositivo che acquisisce ed elabora i dati attraverso un complesso meccanismo di reti neurali e algoritmi. Ciò fa sì che il progetto in esame ricada nella regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale cd. ad alto rischio, secondo definito dall’allegato III alla proposta di regolamento.
Tale delimitazione comporterebbe innanzitutto particolari obblighi in capo a OpenAI (e a Tools for Human) di trasparenza dei dati e dei protocolli adottati
A questi si aggiungerebbe l’obbligo di informare l’autorità nazionale di vigilanza in merito all’immissione del servizio nel mercato.
La questione si complica se si guarda al divieto di impiegare l’IA per valutare il rischio che le persone, identificate su base biometrica, adottino determinate scelte o comportamenti o possano commettere reati (o recidive) e illeciti.